Sistemi operativi: test in blocco

In passato ho scritto molte recensioni dettagliate sui sistemi operativi che provavo. Dal momento che, a meno di scegliere qualcosa di espressamente indirizzato a utenti esperti, facilità d’installazione, usabilità dell’interfaccia ed altri parametri hanno raggiunto una sostanziale parità, ho deciso di buttare giù delle recensioni al volo di alcuni dei sistemi che ho provato di recente. Si tratta per lo più di sistemi operativi alternativi (spiacente, niente Windows né Android), tanto per non dimenticare la vastità della scelta offerta dai vari progetti sparsi per il globo

  1. ReactOS
    Ricordate il sistema operativo libero che mira a una piena compatibilità con Windows? L’impressione da parte di chi segue il progetto da tempo è quello di un forte ritardo VirtualBox_ReactOs_04_06_2017_16_10_35nello sviluppo, dal momento che queste versioni dovevano, secondo vecchi piani, essere già allo stadio beta. Inoltre, ogni anno che passa aggiunge lavoro da fare. Si pensi, per esempio, al supporto per le applicazioni ed i dispositivi mobili, l’architettura ARM, le API per i driver.
    Ad ogni modo, il progetto diventa sempre più stabile ed interessante. È presente, fra l’altro in anticipo su Windows stesso, un gestore applicazioni che consente di scaricare ed installare i programmi con pochi click come facevamo già da anni su molte distribuzioni Linux, nonché sui cellulari. Come potete vedere nell’immagine, ormai gira anche più dell’indispensabile. Fra i programmi non presenti nella lista, ho installato Telegram con successo, mentre Skype si rifiuta. Purtroppo, trattandosi ancora di un’alfa, non è ancora pronto all’uso quotidiano, specie installato su hardware reale. Il sistema è ancora soggetto a rallentamenti durante l’uso, anche se i crash e i blocchi sono diminuiti considerevolmente da qualche anno a questa parte. Credo che questo sistema abbia il potenziale per offrirci una piena compatibilità con programmi che non gireranno più (o già non girano) sulle nuove versioni di Windows: ReactOS non mira a clonare una versione in particolare di Windows, e mantenere più versioni delle API costa meno ad un progetto di software libero che a uno proprietario.
  2. Haiku
    Ho già parlato tante volte di questo sistema operativo, clone libero di BeOS. Visto che l’ultima verisone, la Alpha 4 è molto vecchia ormai, ho testato una nightly build (hrev51193 del 30/05/2017).VirtualBox_Haiku_12_06_2017_21_47_50Come il genitore non ufficiale, Haiku è leggerissimo e veloce, candidato a funzionare benissimo sia su nuovo che su vecchio (o vecchissimo) hardware. Non so fino a che punto arrivi la compatibilità a livello di sorgente coi sistemi Unix. Io vi ho compilato senza problemi un sorgente che faceva uso di pthread e socket di rete, il che mi fa sperare nella relativa facilità nel portare buona parte del parco programmi disponibili per Linux. Sono già disponibili le librerie QT e diverso altro software installabile con HaikuDepot. Haiku mantiene la compatibilità binaria con BeOS e sono sicuro che qualche programma possa essere ancora utile, ma dopo oltre dieci anni non spererei di trovarne ancora molti. Peggio ancora per i driver. Credo che un buon trampolino di lancio per Haiku sarebbe il destare l’attenzione di qualche produttore di computer (o addirittura tablet, a patto di qualche modifica all’interfaccia grafica o, ancora meglio, alla possibilità di personalizzarla facilmente) che decidesse di vendere una macchina equipaggiata con Haiku completo di driver per la stessa. Ne verrebbe fuori un gioiellino veloce e poco costoso. A giudicare dai piani che possiamo trovare sul sito web, non dovrebbe mancare molto a una beta. Speriamo! Vorrei tanto usarlo per il mio vecchio netbook.
  1. Debian GNU/Hurd
    Debian GNU/Hurd su ViarualboxUltimo, ma non certo in ordine d’importanza, un sistema GNU senza Linux. Non farò la solita premessa su Hurd e la sua storia. Vi rimando all’articolo in proposito, se serve. Ho finalmente testato l’ultimo rilascio di Debian GNU/Hurd, ormai vecchio di due anni. Nel frattempo c’è stato il rilascio di Hurd 0.9, avvenuto a Dicembre 2016, ma ovviamente la distribuzione in questione è equipaggiata con una versione più vecchia. Il risultato della prova è una piacevole sorpresa: finalmente ci troviamo di fronte qualcosa che con la pazienza di configurare può essere utilizzato per il lavoro di tutti i giorni. L’installazione è stata semplificata, possiamo avere un ambiente grafico (Xfce) completo e funzionante e sono disponibili molti pacchetti, installabili con Synaptic. Il sistema non dà segni d’instabilità e promette decisamente bene, anche se per l’utente medio risulta ancora ostico. Speriamo di vedere presto un nuovo rilascio!

È tutto per ora. Ho dell’altro da mostrarvi, ma non vorrei lasciare anche quest’articolo sospeso a tempo indeterminato. A presto!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *